Il papà di Giovanna

Il Papà Di Giovanna
Anno 2008
Diretto da Pupi Avati
Inconscia ossessione

 

Bologna, 1938. Michele Casali, insegnante, è improvvisamente gettato nella tragica vicenda che vede la sua unica figlia adolescente coinvolta nel delitto della sua migliore amica. Giovanna (Alba Rohrwacher) uccide per gelosia, che sia la stessa che nutre nei confronti di una madre (Francesca Neri) più bella e tanto distante?
L'infermità mentale le eviterà il carcere. La presenza del padre le eviterà la solitudine. Trascinare con sé una persona anche nell'errore e navigare insieme nel mare dell'illusione, vuol dire Amare?

Pupi Avati porta a Venezia un altro padre dopo l'Abatantuono de "La Cena Per Farli Conoscere" e il terzo insegnante dopo Carlo Delle Piane in "Una Gita Scolastica" e Neri Marcorè ne "Il Cuore Altrove". Stavolta, però, spetta ad un bravissimo Silvio Orlando (meritatissima la Coppa Volpi alla Sessantacinquesima) il ruolo più difficile: costretto ad ammettere ai suoi giovani studenti – immagine del suo quotidiano rapporto col mondo - l'inadeguatezza di una figlia che vorrebbe felice, a tutti costi. A qualunque costo.

Saranno i suoi benevoli tentativi a fare da trampolino di lancio per il più grande errore della vita di Giovanna, sarà il rapporto speciale instaurato con lei sin dall'infanzia a tenere lontano una madre tanto diversa. Come in tutti i grandi amori, tocca alla cecità fungere da coltello. Come in ogni ferita, il sangue scorrerà sporcando ciò che tocca.

Il papà di Giovanna è menzionato nel titolo, e Orlando sarà la figura costante dell'intera pellicola, l'ombra della figlia, anche quando è rinchiusa in un manicomio. Il vero difensore anche quando è la stessa Giovanna a confessare l'omicidio di un'amica che l'ha tradita.

È il 1945, la guerra è finita e Giovanna torna a casa. Salgono i sensi di colpa di un padre che vede additare la figlia ad ogni passeggiata. Recuperare la normalità è un'impresa da accompagnare con medicinali. La madre è quell'incomprensione non detta, quel legame poco cercato e mai costruito.

Un inconscio bipolare che ha i volti di un padre e di una madre. Un dialogo continuo e un ininterrotto silenzio. Lo sbaglio e la possibile soluzione. La presenza e l'assenza. La comprensione è l'abbandono. L'amore e l'appartenenza, che in fondo un po' si somigliano

Two lovers

Distributore: Bim Distribuzione
Genere: Non disponibile
Regia: James Gray
Interpreti: Joaquin Phoenix, Gwyneth Paltrow, Vinessa Shaw
Sceneggiatura: James Gray, Richard Menello
Nazione: USA

 

 

 

 

Leonard (Joaquin Phoenix) è un ragazzo giovane e attraente. Tornato a casa dopo un tentato suicidio, si scontra con la preoccupazione dei genitori (Isabella Rossellini e Moni Monoshov) sempre più attenti alla sua vita sentimentale. Leonard infatti si sarebbe dovuto sposare un anno fa se solo la futura moglie non lo avesse abbandonato per la malattia di cui entrambi erano affetti. Così oggi è psichicamente instabile, problematico e condivide giornalmente tic e angosce, insicurezze e paure. Per risollevare l'umore del figlio, i genitori decidono di invitare una sera a cena l'uomo d'affari che sta per comprare la loro lavanderia con tutta la sua famiglia. La figlia Sandra (Vinessa Shaw), della stessa età di Leonard, sembra affascinata da quest'uomo di cui vorrebbe prendersi cura. Ma Leonard pur apprezzando la sua bontà, ha in mente solo Michelle (Gwyneth Paltrow), una ragazza bellissima incontrata per puro caso nello stabile nel quale risiede. Combattuto tra ragione e istinto, Leonard dovrà però fare una scelta...

Può una storia comune, uguale a tante altre e così vicina al reale, sorprendere? Si, è la risposta. A patto che per sorpresa si intenda il risultato di uno spiazzante stato d'animo, piuttosto che il riflesso di una movimentata struttura narrativa devota al ribaltamento dell'incipit. Il film è interamente incentrato sulla vita di Leonard, affetto da un disturbo bipolare della personalità a rischio suicidio. L'amore perduto lo ha costretto sulla "sedia a rotelle" emotiva: trascina il suo corpo fuori, ogni singolo giorno, nell'attesa che cessi di vivere. Scatta fotografie ai paesaggi, comunica molto poco ma osserva tutto ciò che lo circonda. Quando due donne incroceranno il suo sguardo, lotterà con la ragione per lasciare che il sentimento si esprimi liberamente, anche se ciò dovesse portarlo ad abbandonare i suoi affetti. Tuttavia in ogni relazione arriva il momento in cui il sentimento tradisce gli intenti: tutto si mette in discussione e si torna a bussare alle porte del dubbio. Questo sfaldamento/ricongiungimento prima individuale, poi di coppia, è stato possibile grazie all'alchimia creatasi tra Gwyneth Paltrow, Vinessa Shaw e Joaquin Phoenix; ciascuno perfettamente cosciente della condizione mentale del proprio personaggio.

 

Two lovers non si limita a raccontare una storia d'amore ma indaga sui sentimenti umani per trarne un messaggio; una spiegazione alle tante relazioni di coppia: contraddittorie, incomprensibili, ridicole, assurde, accondiscendenti... benché tutte motivate da uno status emotivo polivalente.

Si può fare

Regia:Giulio Manfredonia
Sceneggiatura:Fabio Bonifacci , Giulio Manfredonia
Musiche: Pivio & Aldo De ScalziFotografia:Roberto Forza 

Claudio Bisio è Nello, un imprenditore di Milano che si ritrova a lavorare in una cooperativa di persone provenienti da ospedali psichiatrici. Nello crede nel lavoro e sprona ogni socio ad imparare un mestiere. All’inizio sembra improbabile ma…

Il film è tratto da una storia vera

Montaggio:Cecilia Zanuso
Scenografia:Marco BelluzziCostumi:Maurizio Millenotti

Cast Gigio: Andrea BoscaSara:Anita CaprioliNello: Claudio BisioLuca:Giovanni CalcagnoDottor Federico Furlan:Giuseppe Battiston
Si può fare

A Milano nei frizzanti anni Ottanta, Nello è un sindacalista, ha forti valori etici ma è appassionato di modernità, terziario, mercato: troppo avanti per quegli anni, viene allontanato dal sindacato e mandato in una cooperativa di ex malati mentali appena dimessi dai manicomi per la legge Basaglia. Nello si ritrova così in una cooperativa di “picchiatelli” che non sanno fare nulla e vivono di lavori assistenziali. Tuttavia lui crede nella dignità del lavoro e, contro il parere degli psichiatri, cerca di spingerli ad imparare un mestiere: montare parquet. In questo è sostenuto anche da Sara con la quale ha da tempo una relazione sentimentale intensa ma turbolenta.

 

 

 

 

                                                                                                    30 marzo 2010