Come si vive il "dopo crisi maniacale"

 

Dopo la mania mi rimane per un pò una energia particolare, che è quella che mi viene dopo l'impatto con il medicale e mi responsabilizzo. Ho molti propositi costruttivi. Il fatto è che quando mi viene il cambio del ciclo di umore successivo, l'energia su questi propositi cala. Mi sto sforzando perciò di capire quali sono i miei propositi e seguirli qualsiasi cosa accada. Cerco di farlo con dolcezza, ma con costanza e attenzione. Se sono in mania o depresso non sono né l'uno né l'altro. In entrambi i casi distruggo.

 

Sento che riesco a fare delle cose importanti solo quando presto attenzione a ciò che è piccolo. Quando sono in mania ho grandi progetti ma non realizzo nulla, e questo presta il fianco alla depressione. 

 

Nella depressione, nella mania e nell'ipomania, mi ha fatto bene conoscere quali emozioni del passato fanno di me quel che sono adesso e mi ha fatto bene attenermi il più possibile in ogni istante alle cose là fuori, che si possono toccare con mano. Questo perché mania e depressione sono solo nella mia testa e sono irreali. 

 

Per questo, mania dopo mania, depressione dopo depressione, ho imparato a prestare attenzione al presente. La mania mi porta a fare sogni grandiosi sul futuro ma è una mia falsa amica, perché non mi avvicina alla loro realizzazione. La depressione mi porta ai rimorsi e rimpianti sul passato, o alle preoccupazioni sul futuro. 

 

Per questo, quando mi occupo di qualcosa che mi assorbe nel presente, sono salvo sia rispetto al falso futuro della mia mania, sia rispetto ai tempi bui della depressione. 

 

Questo atteggiamento mi sta facendo un gran bene, vorrei condividerlo con tutti voi.

ablueboy

Scrivi commento

Commenti: 0